Un approccio innovativo che rompe gli schemi della fotografia classica di cerimonia e si muove verso una continua ricerca di naturalezza e spontaneità.
Cogliere i momenti più emozionanti con discrezione ed interpretare le aspettative del cliente sono alla base della filosofia dello studio.
Tutti gli scatti vengono sottoposti ad una accurata selezione per scegliere le foto migliori; una sapiente miscela di tecnologia digitale e tecniche artigianali completa il percorso di stampa fino alla realizzazione dell’album.
Una ripresa fotografica ottenuta da due punti di vista differenti consente di vincere ogni volta la sfida di fermare proprio “quel momento” , né un attimo prima, né un attimo dopo.
Le immagini sono selezionate e ridotte numericamente a circa un quarto del totale scattato e consegnate al cliente (provini in bassa risoluzione) Seguiranno la selezione delle immagini migliori, la scelta definitiva dell’album, le fasi di post-produzione, foto-ritocco e stampa. Il numero delle immagini finali solitamente varia dalle 80 alle120, nei diversi formati.
Quando si sceglie un fotografo credo sia importante soffermarsi soprattutto sul metodo di lavoro che lo ha portato ai risultati voluti. Concentrarsi unicamente su poche fotografie, magari estrapolate a caso da diversi servizi fotografici, non garantisce che quelle immagini possano essere ripetute.
Un risultato costante e ripetibile è dovuto ad un controllo personale dell’intero processo di realizzazione del servizio fotografico. Il processo creativo non può essere standardizzato, ha bisogno di una metodologia artigianale grazie alla quale dare ogni volta soluzioni originali con interventi ad hoc.
Le immagini in cui una o più persone hanno gli occhi chiusi. In questo caso si scattano almeno due o tre fotografie e si postproducono al fine di compensare questo difetto.
Non sempre, o almeno non in tutte le situazioni del matrimonio; la durata dell’evento, la diversa fotogenia delle persone ci inducono a fare anche qualche scatto in posa (il meno possibile ovviamente).
Ho una grande passione per questi temi e non potrebbe essere diversamente per la professione che ho scelto. Le immagini che realizzo sono influenzate dalla mia intera formazione che modella la visione e lo sguardo con cui colgo la realtà.
La fotografia coglie il tempo presente, ma è anche riflesso del tempo passato… se contemporaneamente riesce a suggerire anche ciò che sta per accadere, allora diventa un’immagine che non ha tempo, se vogliamo un’opera d’arte.
In tutte le fasi creative certamente, almeno per quanto riguarda lo scatto, la scelta delle fotografie, la loro post produzione. Oltre a seguire il cliente personalmente dal momento in cui mi affida l’incarico.
Ogni fotografo ha competenza, curriculum, portfolio e metodo di lavoro differente dall’altro. Consiglio di accertarsi sempre che le immagini e le caratteristiche del servizio siano in linea con le quelle del fotografo scelto.
Prediligo senz’altro la luce naturale, purché adeguata all’esigenza dei singoli scatti; quando necessario utilizzo anche il flash o fonti accessorie di illuminazione.
Certamente si, sia in termini di durata complessiva dell’evento, sia rispetto alla quantità di luce a disposizione nelle varie ore della giornata. Fotografare significa scrivere con la luce e quindi si può immaginare quanto sia importante per un ottimo servizio fotografico.
La mobilità espressiva, che consente di rendere fotogenico il soggetto fotografato.